La tumulazione è la procedura di sepoltura del corpo del defunto all’interno di un manufatto ( loculo ecc.) per tempi che dipendono dalla concessione della struttura, determinata dalle autorità comunali in considerazione della capienza dei cimiteri cittadini, con un minimo di 20 anni ( stabilito dalla normativa nazionale ).
La tumulazione avviene inserendo la salma all’interno di una doppia cassa { di norma, legno esterno e zinco interno, ermeticamente sigillata). Successivamente, la doppia cassa sarà posta in un loculo murato e intonacato esternamente.
Alla scadenza della concessione del loculo, nelle ipotesi in cui non sia possibile rinnovare, i servizi cimiteriali provvederanno a dare corso alle operazioni di estumulazione del feretro e sarà pertanto possibile domandare la raccolta dei resti mortali in una cassetta ossario, con successiva traslazione oppure cremazione degli stessi.
L’inumazione è una tecnica di sepoltura che prevede che la salma sia sepolta nel terreno, naturalmente all’interno di una cassa (di norma, legno) dal momento che la legge italiana vieta la sepoltura del corpo direttamente a contatto con la terra, per ovvi motivi di indole igienico-sanitaria.
Quanto alle misure della fossa, questa deve essere profonda 2 metri e lunga al massimo 2,20 metri. Inoltre, tra una fossa e l’altra la distanza deve essere di almeno 50 centimetri. Una volta che è stato collocato il feretro, deve rimanere li, per legge, per almeno 10 anni. Il cimitero non ha dunque possibilità di liberare il posto prima per una nuova sepoltura.
Per esumazione si intende l’operazione cimiteriale che consente di recuperare i resti mortali di un defunto sepolto nel terreno dopo un periodo di tempo, stabilito dalla legge, non inferiore ai 10 anni.
Per estumulazione si intende l’operazione cimiteriale che consente di recuperare i resti mortali di un defunto sepolto in muratura, in un loculo o sepoltura di famiglia, da almeno 20 anni.
L’ Estumulazione può essere ordinaria o straordinaria.
L’estumulazione ordinaria può essere effettuata dopo 20 anni dalla tumulazione della salma, se custodita in un loculo stagno, dopo 10 anni se la salma si trova in un loculo aerato.
L’estumulazione straordinaria, invece, può essere richiesta prima dei 20 anni, per dare una diversa sepoltura al defunto oppure per cremarlo.
Inoltre, può essere ordinata dall’Autorità Giudiziaria che sta svolgendo un’indagine e necessita della riesumazione della salma per un’autopsia o altri accertamenti diagnostici. In questo caso tutto
viene svolto alla presenza di un medico legale in qualità di consulente tecnico.
Per traslazione della salma si intende il trasporto da un luogo di sepoltura a un altro. Si specifica, però, che non è possibile traslare un defunto che è stato inumato (sepoltura a terra).
Nel caso si desideri avvicinare il defunto alla famiglia, è possibile farlo se la famiglia stessa ha allestito un sepolcro privato, riservato un loculo prossimo o adiacente a quello di un familiare il cui decesso è avvenuto successiva mente al primo.
Se la salma del defunto è stata cremata, può essere inserita nel loculo di un familiare tramite la pratica di ricongiungimento previa autorizzazione del comune.
Spesso le traslazioni vengono richieste a livello intracimiteriale, ma è possibile richiedere il trasferimento del defunto nel cimitero di un altro comune sul territorio nazionale e internazionale.
Per avviare un trasferimento in Italia, qualora si tratti di un feretro è obbligatorio rivolgersi a un’impresa funebre, che organizzerà il trasporto e si prenderà cura di tutti gli aspetti burocratici del caso.
Se, invece, la salma è stata cremata o se si tratta di una cassettina ossario, è possibile agire in autonomia.
Forti della nostra esperienza nel settore, noi consigliamo comunque di rivolgersi sempre a dei professionisti nell’ambito delle onoranze funebri: potrete così contare su un aiuto concreto, discrezione e competenza a ogni livello.
Sempre più diffusa anche nel nostro Paese è la cremazione del corpo del defunto, una pratica effettuata in una lunga serie di strutture autorizzate.
L’elemento centrale del processo è il forno crematorio, una struttura in grado di trattare i resti dei corpi umani ad alte temperature, accelerando in tal modo l’ottenimento del risultato desiderato.
La cremazione avviene immettendo nel forno crematorio la bara con la salma: posizionata su una superficie piana, la bara viene poi condotta all’interno del forno attraverso delle guide metalliche che la spingono nella parte superiore dell’impianto.
In questo modo il corpo del defunto e la bara prendono rapidamente fuoco, la temperatura interna si aggira sui 900 - 1000 gradi. Le ceneri e le ossa calcificate potranno cadere nella parte inferiore del forno, dove giungerà a compimento la combustione grazie anche alla presenza di un idoneo sistema di ventilazione, dove gli operatori potranno controllare l’evoluzione del processo attraverso degli appositi spioncini posizionati sulle pareti del forno.
Dopo qualche ora, concluso il processo, i resti verranno spinti all’esterno dell’impianto, lungo una zona di raffreddamento. In tale zona le ceneri verranno raccolte e poste su un setaccio a vibrazione, che potrà eliminare le polveri più fini, conservando solamente quei resti che andranno poi a subire l’ultima fase del trattamento.
L’ultima fase del processo prevede: una calamita che separerà infatti il materiale metallico contenuto nelle ceneri (chiodi della bara, protesi ecc.) consentendo di individuare le effettive ceneri da raccogliere e sigillare all’interno di un’urna, che verrà poi consegnata ai parenti {tramite richiesta che dovrà essere presentata all’ufficiale dello stato civile del comune da parte del coniuge o del parente più prossimo), o depositata all’interno di appositi loculi nel cimitero di destinazione.
P.I. 01763120605